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    LE BLATTE

    Il termine blatta, in greco blàptein, vuol dire nuocere.

    I Blattoidei, più comunemente noti come blatte o scarafaggi, sono un ordine di insetti molto diffuso, che conta circa 4000 specie diverse, divise in sei famiglie. Di queste ultime sul nostro territorio se ne registra la presenza soprattutto di tre. L’evoluzione ha reso le blatte sempre più adatte alla sopravvivenza: le zampe spezzate ricrescono, possono trattenere il fiato sott’acqua per 8 minuti, sopravvivono 40 giorni senza cibo, riescono a vivere una settimana senza testa. Inoltre, a differenza di qualche anno fa, non conoscono più una stagionalità; infatti, si possono incontrare anche nei periodi più freddi dell’anno.

    Fra le più diffuse sul nostro territorio è la blatta orientalis, meglio nota come scarafaggio di fogna.

    È di colore nero e in età adulta arriva a 2/3 cm. La possiamo trovare annidata in luoghi umidi, in prossimità di lavandini, tubi dell’acqua, umidificatori, contatori e, appunto, fognature e cantine, da dove i nostri tecnici specializzati iniziano a intervenire. Possono emettere forti odori, si muovono lentamente e non riescono ad arrampicarsi, motivo per il quale sono più semplici da debellare.

    *I pozzetti di fogna devono essere mantenuti, puliti, ispezionati, stasati (qualora necessario) e video ispezionati. Affidati ai nostri servizi di disostruzione: la disinfestazione blatte può essere così ancor più ottimizzata. Non lasciare che le blatte siano padrone della situazione frattale, e come diciamo noi: “sfratta la blatta”.

    La blatta germanica, meglio nota come ‘fuochista’, è anch’essa molto diffusa. È un po’ più piccola della blatta orientalis: può raggiungere 15 mm di lunghezza. Facilmente riconoscibile per via del colore, che va dal rossiccio al marroncino, può arrivare dai muri esterni e dai passaggi dei cavi elettrici. Predilige i luoghi caldi e umidi, come il retro delle caldaie e le cucine. È un insetto molto furbo. Solitamente, nei punti alti, posiziona delle sentinelle, e per ingannarle e riuscire a vederle è necessario andare in cucina a piedi scalzi e al buio. Sono notturne e silenziose, per questo non è sempre facile individuarle rapidamente. Come abbiamo già detto, amano il calore e sono, quindi, un problema molto diffuso soprattutto nelle attività di somministrazione, dove calore e cibo non mancano. Possono annidarsi anche in lavatrici, frigoriferi, bagni o tinelli. La blatta germanica è molto prolifera: nel suo ciclo di vita riesce a deporre fino a 8 ooteche, contenenti al loro interno circa 30/40 uova, che si dischiudono in 20 giorni, permettendo così la creazione di una vera e propria colonia.

    Sempre più spesso veniamo chiamati a intervenire per riportare salubrità nei luoghi infestati. **Quando si fa una deblattizzazione “BEN FATTA” è necessario essere analitici e intervenire non solo dove si arriva facilmente. È importante verificare le condizioni dell’impianto idraulico ed elettrico, per esempio, della lavastoviglie: a volte il fulcro del problema è occulto. DISINFESTARE’ realizzerà tutti gli interventi e i controlli necessari.

     

    Fra le altre specie diffuse troviamo la periplaneta americana e la supella longipalpa, un tempo non presenti nel nostro paese, ma negli ultimi anni se ne registra la presenza anche qui. Sono entrambe di colore marrone/rossastro e hanno un odore sgradevole. Essendo specie onnivore, sono morfologicamente predisposte ad agire come vettori di batteri.

    Ma come mai le blatte sono così diffuse?

    L’uomo è produttore di residui di cibo, che le blatte trovano nelle cucine delle abitazioni. Sono insetti onnivori, si cibano di sostanze zuccherine, residui di carne,

    sostanze farinose, amidacee, ma anche capelli e unghie. Il loro scopo? Riciclare materiali come immondizia, creature morte ed elementi in putrefazione. Le città sporche e i cassonetti sporchi contribuiscono molto al diffondersi

    del problema. Qualche decennio fa le municipalizzate per la raccolta dei rifiuti avevano una macchina che permetteva di trasportare il cassonetto al suo interno e lavarlo. Ma queste sono sparite dalla circolazione e il livello di pulizia si è inevitabilmente abbassato, contribuendo alla diffusione di questi insetti. 

    Gechi e lucertole sono loro acerrime nemiche, ma anche le formiche, le quali, attaccando in decine, le uccidono cibandosi direttamente delle loro ooteche.

    Questo insetto è portatore di organismi patogeni, quindi di malattie gravi, quali colera, salmonella, tubercolosi. Possono, poi, provocare dissenterie batteriche, asma e allergie. Per questo dopo ogni intervento raccomandiamo di effettuare una sanificazione dell’ambiente (link di collegamento alla pagina sanificazione).