Nei soggetti suscettibili, invece, una puntura di vespa può comportare un’estesa reazione infiammatoria cutanea. Questa si manifesta tipicamente con rigonfiamento di oltre 10 cm di diametro, dolore, arrossamento, prurito e bruciore, che tendono ad aggravarsi gradualmente nei primi tre giorni.
Gli allergeni veicolati attraverso la puntura di vespa agiscono entro pochi minuti, scatenando una reazione generalizzata, ma solo negli individui predisposti. In quest’ultimo caso, le manifestazioni includono:
- Eruzione cutaneacon prurito, pomfi e rossore su un’area più vasta del corpo;
- Gonfiore delle labbrae delle palpebre;
- Nausea, vomitoe difficoltà alla deglutizione;
- Febbricola;
- Palpitazioni;
- Spossatezza.
Quando il gonfiore coinvolge la lingua o la parte bassa della gola, può ostacolare il passaggio dell’aria, limitando la funzionalità respiratoria. Di conseguenza, può subentrare un edema della glottide (rigonfiamento della laringe all’altezza delle corde vocali). L’ostruzione grave delle vie respiratorie si manifesta generalmente con difficoltà a parlare, incapacità di prendere fiato, raucedine, tosse, dolore al petto e senso di soffocamento.
Nei casi più severi, dopo una puntura di vespa, può svilupparsi uno shock anafilattico. Questo è caratterizzato da una riduzione della pressione arteriosa marcata e persistente, la quale può condurre a intorpidimento o perdita di coscienza, vertigini e arresto cardiocircolatorio.
Se vengono inflitte dalle vespe un numero elevato di punture (circa una decina), anche se non si è allergici, si possono verificare reazioni generalizzate di tipo tossico. In tal caso l’accumulo di veleno può indurre gravi sintomi, anche a distanza di 24-48 ore. La reazione tossica da punture multiple si manifesta con nausea, vomito, vertigini, convulsioni, febbre e perdita di conoscenza. Questa condizione rappresenta un’emergenza medica, in quanto può evolvere rapidamente in un’intossicazione da veleno (avvelenamento), con danni al tessuto muscolare (rabdomiolisi), problemi cardiaci e insufficienza renale.